13 marzo 2014

#Gravity, quando sfugge qualcosa

Ho visto Gravity pochi giorni dopo la sua uscita, e non l'ho recensito solo per mancanza di tempo.
Per piacermi, mi è piaciuto, anche se è il classico film che meraviglia solo con le immagini, non certo per la trama, risibile ed esile esile.
Fatto sta che l'acquisto del dvd mi ha consentito di vedere un breve documentario che sarebbe alla fonte dell'idea del film: siamo circondati di così tanti detriti spaziali che ormai è a rischio addirittura il funzionamento futuro dei satelliti per le telecomunicazioni.
In più, anche gli astronauti della ISS rischiano di brutto la vita ogni santo giorno.
Insomma, un'apocalissime incombente che trascuriamo solo perché (apparentemente) non ci riguarda da vicino.
Ebbene, un "messaggio" del genere è arrivato? L'avete percepito?
Oddio, non voglio fare il critico marxista ad ogni costo; però tale è la ridondanza delle immagini spettacolari che si perde totalmente per strada anche la serissima fonte della trama.
Ecco, questo è il tipico caso in cui mi sento di definire un film come questo un'"americanata"; bella e irresistibile, ma pur sempre americanata...

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